F.A.Q. Fisioterapia
Sezione FAQ FISIOTERAPIA
D: Che cosa e’ la fisioterapia?
R: Definire in modo semplice e conciso la fisioterapia non e’ certamente cosa facile; attualmente si potrebbe provare a definire la fisioterapia come “l’insieme degli strumenti che il fisioterapista utilizza, sulle parti del corpo di un paziente, per alleviare deficit di mobilita’ e dolori collegati a disfunzioni neuro-muscolo-scheletriche derivanti da un evento morboso sia di natura acuta sia cronica”. Purtroppo questa definizione risulta ancora “incompleta” non rendendo merito al complesso lavoro del fisioterapista.
D: Chi “attua” la fisioterapia?
R: Secondo quanto disposto dal Ministero della Sanita’ con il Decreto n.741, del 14 settembre 1994 il fisioterapista e’ l’operatore sanitario che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricita’, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita. Quindi solo il fisioterapista in riferimento alle indicazioni diagnostiche ed alle prescrizioni mediche, nell’ambito delle proprie competenze, elabora autonomamente il programma fisioterapico volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del malato.
D: Che cosa significa Dottore in Fisioterapia?
R: Con la Legge n.43 del 2006 il percorso formativo della figura sanitaria del fisioterapista e’ stato ulteriormente uniformato alla vigente normativa europea, introducendo la Laurea di I Livello in Fisioterapia. Secondo il decreto MIUR n.270/2004, art. 13 comma 7, a tutti i possessori della laurea di I livello spetta il titolo accademico di Dottore. Il percorso formativo del fisioterapista puo’ terminare con il conseguimento della laura di I livello (triennale) che conferisce, oltre al titolo di Dottore in Fisioterapia, l’abilitazione all’esercizio della professione, oppure proseguire facoltativamente con la Laurea Magistrale in Scienze della Riabilitazione (Classe LM-SNT/2) che prevede una specializzazione manageriale all’interno dei servizi di fisioterapia ed un’ulteriore specializzazione per chi volesse intraprendere la carriera di docente universitario.
D: Il fisioterapista deve superarte un esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione?
R: Si’. L’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione e’ contemplato all’interno della sessione finale di laurea. Alcuni giorni prima della discussione della tesi, gli aspiranti candidati, vengono sottoposti all’esame di stato mediante prova scritta, orale e pratica. Il superamento dell’esame da accesso alla discussione finale della tesi di laurea. Sono previste due sessioni di esami di stato per consentire, a chi non superasse la prova, di riprovare l’esame alcuni mesi dopo, per poter conseguire la laurea in fisioterapia.
D: Perche’ l’esame di stato si svolge direttamente alla fine dell’iter universitario e non dopo un periodo di tirocinio, come per altre professioni?
R: Perche’ durante il corso di fisioterapia, fin dal primissimi mesi del primo anno di corso, gli studenti hanno l’obbligo di frequentare il tirocinio pratico presso ospedali e altre strutture sanitarie accreditate. Inoltre alla fine di ogni anno accademico gli studenti vengono sottoposti a un esame pratico.
D: La fisioterapia puo’ avere delle controindicazioni?
R: Certamente. La fisioterapia, come qualsiasi altra forma terapeutica, puo’ presentare delle controindicazioni relative o assolute. Compito del fisioterapista, ancor prima di attuare il suo piano terapeutico, e’ proprio quello di considerare e verificare eventuali controindicazioni al trattamento stesso. Per esempio in particolari casi di importanti infezioni sistemiche e’ severamente controindicato applicare la maggior parte delle tecniche fisioterapiche, al fine di non propagare ulteriormente l’infezione. Inoltre, in seguito a importanti traumi e/o interventi chirurgici, per diverso tempo puo’ non essere necessario l’intervento fisioterapico (la cui precocita’ resta tuttavia strettamente necessaria nella maggior parte dei casi). Il medico e il fisioterapista sono tenuti a conoscere le controindicazioni relative e assolute della fisioterapia, informando il malato, in modo da soddisfarne il bisogno di salute.